Òyes nasce nel 2010 attorno a un nucleo di attori diplomati all'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Nel corso degli anni la Compagnia ha cercato di perseguire con onestà un’indagine sul presente e sul territorio di provenienza dei suoi membri, evolvendo nell’uso di linguaggi e maturando una personale poetica che metta in dialogo diretto la storia che viene raccontata e gli spettatori che la ascoltano.

 

Sin da subito la Compagnia si concentra sulle crepe che osserva nella società, sviluppando poi drammaturgie originali. Sono dei primi anni gli spettacoli influenzati da tematiche psicologiche alla base di comportamenti collettivi come “Effetto Lucifero” (Premio Giovani Realtà del Teatro 2010 e finalista al Premio Tondelli), “Assenti per sempre” o “Va tutto bene”.

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A partire dal 2015 la rilettura dei testi classici apre un nuovo filone di ricerca: i debutti di “Vania” e di “Io non sono un gabbiano” portano a vari riconoscimenti, tra cui il Premio Giovani Realtà del Teatro 2015, e a festival come Primavera dei Teatri di Castrovillari e Inequilibrio di Castiglioncello.

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Tra il 2016 e il 2017, grazie a varie attestazioni (NEXT- Laboratorio delle idee di Regione Lombardia e Agis; finalista INBOX; vincitore del Funder35), Òyes diviene una realtà riconosciuta a livello nazionale, tanto da venire inserita nelle stagioni del Piccolo Teatro di Milano, Fondazione Piemonte dal Vivo, Teatro Stabile del Veneto e Teatro Pubblico Pugliese.

 

Nel 2018, dopo la realizzazione di “Schianto” (menzione speciale Forever Young) e “Il preferito” (Selezione Festival Hors), Òyes vince il Premio Hystrio Iceberg come “migliore compagnia emergente italiana”; inoltre è tra le cinque imprese di produzione under 35 riconosciute dal Mibac per il triennio '18-'20.

 

Dal 2019 Òyes spazia dal teatro-ragazzi (“Mai Generation”), a creazioni auto-narrative (“Vivere è un’altra cosa”) non scordando il legame con i classici (“Oblomov Show” e “La Coscienza di Zeno”) e collaborando con prestigiose realtà come la Corte Ospitale e realtà stabili come Il Teatro Metastasio, il Teatro Stabile del Veneto e il LAC di Lugano.

 

Con l’avvento della pandemia, la Compagnia approfondisce una ricerca innovativa sul proprio territorio di provenienza e sviluppa nuovi linguaggi scenici, allo scopo di proporre un teatro inclusivo e partecipato, pensato non solo per il classico pubblico teatrale. Dall’estate del 2020 fino a oggi, realizza il progetto “Cyrano xxxxx”, insieme alla compagnia Karakorum e a diverse cooperative che operano negli edifici di residenza popolare delle province di Milano e Varese.

 

Anche grazie a questa esperienza, si sviluppa negli anni 2022 e 2023 “Parchi Sommersi”, uno spettacolo itinerante in cuffia che riscopre i parchi periferici di Milano. Il progetto vince la prima e la seconda edizione del bando Milano è Viva con due capitoli (sul Parco Lambro e sul Parco Nord Milano). Nel 2023 Òyes si aggiudica un altro bando (Bando 57 di Fondazione Comunità) per la parziale realizzazione del terzo capitolo di Parchi Sommersi, dedicato al Parco delle Cave, che vede la luca nel 2024.

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Nello stesso anno porta in scena “La (in)coscienza di Zeno” al Teatro Elfo Puccini di Milano, riallestimento de “La Coscienza di Zeno”.

Sempre nel 2024, in collaborazione con Consorzio Cascina Cuccagna e con il finanziamento del Bando Sottocasa di Fondazione Cariplo realizza Cascina Sommersa, tra i quartieri di Porta Romana e Calvairate.​